L’autostima è la fiducia che un soggetto ripone in sé stesso, l’intima consapevolezza del proprio valore personale. Avere autostima significa dare un valore a sé stessi, averse fiducia nelle proprie capacità e non mettere in discussione il proprio valore e le proprie risorse personali.

 Una sana e giusta autostima si riflette positivamente anche nel rapporto con gli altri, implica inoltre il rispetto di sé stessi, delle proprie idee, delle proprie emozioni e bisogni.

Avere una scarsa autostima significa nutrire una forte sfiducia in sé stessi, mettere da parte le proprie esigenze e chiedere continuamente approvazione e consenso agli altri; il giudizio altrui diventa costante e fondamentale per conoscere il proprio valore. Il soggetto prova una costante sensazione di vulnerabilità e insicurezza che si riflettono in molteplici ambiti e contesti di vita.

Anche un atteggiamento arrogante, altezzoso, e svalutante può in realtà celare una scarsa autostima. Sono “atteggiamenti mascherati” che hanno lo scopo di compensare una forte insicurezza di base.

La scarsa autostima a lungo andare può sfociare nell’insorgenza di altri disturbi più gravi come il disturbo evitante, dipendente o narcisistico di personalità, oppure portare a disturbi depressivi e d’ansia.

Un lavoro terapeutico precoce, rivolto al riconoscimento dei propri pensieri disfunzionali, bisogni ed emozioni diventa fondamentale per ripristinare un buon livello di autostima e raggiungere un adeguato livello di benessere psi-sociale.

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Dott.ssa Maria Anna Di Meo
Psicologa, Psicoterapeuta