L’ambiente di lavoro e le relazioni sociali sono aspetti molo importanti per un essere umano, pertanto la qualità delle relazioni (amicali, parentali e lavorative) assume una valenza fondamentale.

L’uomo trascorre gran parte della giornata nel luogo di lavoro, svolgendo una data mansione, assolvendo a compiti particolari e assumendo varie responsabilità. L’atmosfera che viene quindi a crearsi nell’ambiente di lavoro, il tipo di relazioni con i colleghi e il senso di autoefficacia percepita è responsabile del livello di soddisfazione percepita dal lavoratore stesso, che quotidianamente si reca sul luogo di lavoro. Quando si attraversano fasi critiche nel contesto lavorativo, dovuto a motivi disparati come ad esempio, stress connesso a sovraccarico lavorativo, trasferte, demansionamento, barn out, mobbing ecc., un lavoratore può rischiare di vivere ed attraversare momenti particolarmente difficili, caratterizzati da insoddisfazione generale, demotivazione, nervosismo. Andare a lavoro non risulta più gratificante, le prestazioni lavorative diventano lente e qualitativamente scadenti, il soggetto nutre forte risentimento verso l’organizzazione lavorativa, nutre rabbia e ostilità verso colleghi, prova insofferenza, confusione e disagio relazionale. Tale insoddisfazione si ripercuote in seguito, negativamente, anche nel contesto privato e nelle altre relazioni sociali. Il soggetto che sperimenta un’insoddisfazione in un dato contesto di vita, avrà in sostanza molte probabilità di riflettere tale sofferenza e disagio nei vari contesti di vita che lo caratterizzano, a partire dalla famiglia e il gruppo amicale.

Lo psicologo anche in questi casi, può costituire un valido aiuto e supporto per ripristinare un equilibrio e benessere psicosociale.

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Dott.ssa Maria Anna Di Meo
Psicologa, Psicoterapeuta