All’interno di questa categoria rientrano tutti i disturbi che determinano una variazione significativa del tono dell’umore in senso di un abbassamento (stato depressivo) e/o innalzamento dell’umore (stato maniacale) causando un significativo peggioramento della qualità di vita della persona. Il soggetto non riesce a raggiungere un equilibrio e stato di benessere ottimale.

In caso di disturbi in senso depressivo (depressione maggiore, disturbo distimico ecc.) il soggetto avverte fatica, apatia, mancanza di forza, tristezza e dolore persistenti, mancanza di motivazione, ideazione suicidaria ed è presente una visione pessimistica di sé, del mondo e del futuro.

Nei pazienti che invece soffrono di disturbo bipolare, si riscontrano fasi sia depressive che ipomaniacali. Nelle fasi “maniacali” i soggetti contrariamente agli episodi depressivi, sperimentano un innalzamento del tono dell’umore che li fa sentire quasi invincibili, pieni di energia. Presentano un’autostima ipertrofica, sono iperattivi e particolarmente loquaci, si osserva inoltre un diminuito fabbisogno di sonno e un eccessivo coinvolgimento in attività che hanno un alto potenziale di conseguenze dannose (acquisti incontrollati ed eccessivi, rapporti sessuali sconvenienti, possono essere presenti manifestazioni psicotiche (es. deliri).

Le alterazioni del tono dell’umore che rientrano in questa classe diagnostica non possono essere spiegate e attribuibili agli effetti fisiologici di una sostanza o ad altre situazioni mediche (es. disturbi neurologici).

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Dott.ssa Maria Anna Di Meo
Psicologa, Psicoterapeuta